Bike-to-rail : per Cuore dinamico uno studio per la progettazione

Un territorio da scoprire nel cuore delle Alpi occidentali

Bike-to-rail : per Cuore dinamico uno studio per la progettazione

Tra le strategie prioritarie del Pums – Piano urbano della mobilità sostenibile messo a punto dalla Città metropoliatna di Torino – e in particolare del Biciplan metropolitano, il “sottopiano” dedicato a incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, ricreativo e turistico su scala sovracomunale, vi è lo sviluppo del Bike-to-rail, un sistema di ciclovie che permetterà di raggiungere in sicurezza i nodi di interscambio, in particolare del Servizio ferroviario metropolitano.

Nell’ambito del progetto Cuore dinamico, di cui la Città metropolitana di Torino è partner, è stato commissionato uno studio sulle strategie di mobilità per turisti nelle zone del Pinerolese e della valli di Susa e Sangone  per meglio individuare le esigenze del Bike-to-rail.

La Città metropolitana ha  presentato richiesta di finanziamento al MIT per la redazione di studi di fattibilità tecnico-economica di opere prioritarie: il Ministero ha ammesso a finanziamento, tra gli altri, lo studio di fattibilità del sistema di Bike-to-rail, per un importo complessivo pari ad 1 milione di euro.

La Città metropolitana ha destinato queste risorse ai Comuni e Enti pubblici del territorio per la realizzazione e il completamento di studi di fattibilità tecnico-economici, coerenti con i criteri del Bike-to-rail. Considerato l’ammontare delle risorse, per zona omogenea potrà essere erogata una cifra entro i 150mila euro.

La presentazione della richiesta di contributo va inviata entro e non oltre il 31 marzo 2023, da parte del Comune capofila/Unione di Comuni interessati; entro il 31 maggio 2023 la Città metropolitana valuterà le richieste pervenute in termini di fattibilità, pregio, coerenza con gli strumenti di pianificazione di Città metropolitana, costo dell’intervento proposto e comunicazione della graduatoria approvata;

 La progettazione  di fattibilità tecnico economica dei percorsi di  Bike-to Rail  prevede come tipologia id intervento:

  • Pista ciclabile in sede propria:  in ambito prevalentemente extraurbano, la pista ciclabile in sede protetta ha dimensioni minime standard di 2,5 metri e deve necessariamente essere dotata di un separatore fisico dalla carreggiata stradale di almeno 50 cm . Questo separatore può materializzarsi anche con un’aiuola verde
  • Percorso ciclopedonale: strutturalmente identica alla pista ciclabile in sede propria, si contraddistingue per l’uso promiscuo ciclabile-pedonale; anche per questa tipologia se ne prevede un uso prevalentemente urbano, in tratti ove la separazione tra flusso ciclabile e pedonale può rendersi non auspicabile. A tal fine la larghezza minima è incrementata a 3,0 metri per via dell’interferenza aggiuntiva tra biciclette e pedoni.
  • Corsia ciclabile: in ambito urbano, per le carreggiate con una dimensione tala da consentirne l’inserimento a norma di legge (minimo 1,5 per parte,. Una variante, sempre in ambito urbano, è selezionata per le carreggiate stradali insufficientemente ampie per ospitare una corsia di dimensioni standard. Viene così collocata una corsia di dimensioni inferiori che le autovetture possono parzialmente invadere.
  • Percorso promiscuo con veicoli: alternativa alla corsia ciclabile su sede promiscua, la strada ciclabile non prevede l’inserimento di corsie segnalate a terra ma di semplici pittogrammi che segnalano al veicolo la condivisione della corsia con le biciclette. Il limite di velocità della strada diventa 30 km\h.

Fra gli elementi di rilievo per la progettazione  e che dovranno essere evidenziati nella documentazione, vi sono la presentazione dell’itinerario ciclabile sovracomunale, con evidenziata l’integrazione con i poli della mobilità (stazioni del trasporto pubblico per l’interscambio bici-bus/bici-treno) e con i poli attrattori del territorio serviti, come istituti scolastici, aree industriali e commerciali, poli sanitari, poli attrattori per la ricettività turistica e poli culturali; la risoluzione delle interferenze significative (strade,ferrovie, corsi d’acqua), eventuali alternative di tracciato.

Per informazioni :
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/trasporti-mobilita-sostenibile/pums
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/risorse/trasporti-mobilita-sostenibile/dwd/pums/Rapporto_Bike_to_rail_zone_5_6.pdf