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Crisi Covid-19, “fermo immagine” senza frontiere

Lo scorso marzo, con la crisi sanitaria e la chiusura delle frontiere, come ovunque nelle Alpi franco-italiane, sono stati completamente interrotti i progetti transfrontalieri del Piter Cuore delle Alpi. Sebbene i tecnici in smart working  abbiano potuto continuare la progettazione e il monitoraggio, l’interruzione delle azioni sul campo (formazione, studi, installazione di attrezzature, cantieri e animazioni e consultazioni) nonché le interruzioni dei circuiti decisionali avranno effetti sicuri sui tempi di attuazione.

Questo “fermo immagine” avrà impatti più o meno significativi su tutti i progetti. Infatti, se da un lato la strategia del progetto Cuore Solidale a livello di servizi di prossimità e di assistenza alle persone vulnerabili nelle valli ne esce rafforzata, sorgono interrogativi sulla pertinenza di determinate azioni in altri progetti. In particolare per il progetto Cuore Innovante, i cui beneficiari sono le piccole imprese delle zone montane, il contesto di emergenza della ripresa economica ha modificato le priorità. Lo stesso vale per il progetto Cuore Dinamico, per il quale sono in corso di revisione i piani di trasporto e le strategie di mobilità. I cantieri del progetto Cuore delle Alpi-Resiliente dovranno essere similmente potenziati.

Per tutti i progetti occorre prendere in considerazione un adeguamento delle modalità di attuazione, trovare soluzioni e sviluppare nuove opzioni digitali.

Raphaëlle Longhi-Détienne
Syndicat du Pays de Maurienne