Breve storia della tradizione transfrontaliera delle Alte Valli

La Conferenza delle Alte Valli, forte dei suoi vent’anni di esperienza, è una vera struttura transfrontaliera al servizio del territorio, costituita da amministratori e tecnici delle collettività locali, con l’obiettivo di creare un valore aggiunto transfrontaliero, a vantaggio della popolazione sia locale sia turistica. Un territorio d’innovazione e sperimentazione transfrontaliera che mira a tradurre le priorità del territorio in azioni concrete attraverso un partenariato allargato e consolidato, sui temi di interesse comune come il turismo, la cultura, l’economia, l’agricoltura, lo sviluppo sostenibile…

Un territorio di montagna che presenta le stesse caratteristiche geografiche, culturali ed economiche. Le comunità locali delle Alte Valli, che condividono le stesse caratteristiche della vita di montagna, hanno fatto affidamento su forti legami storici tra i territori. Una storia che unisce il Grand Briançonnais, la regione della Maurienne e le valli piemontesi dalla Repubblica degli Escartons nel 1343 per la parte meridionale e il regno millenario della Savoia per la parte settentrionale. 

Tradizionalmente territorio di passaggio tra Savoia, Hautes Alpes e Piemonte, territorio d’apertura e di scambi, dove le frontiere possono diventare una risorsa per lo sviluppo di queste valli alpine. Le Alti Valli hanno implementato la cooperazione transfrontaliera dall’inizio degli anni ’90.  

Nel 2000, le autorità locali hanno firmato un protocollo di cooperazione, che ha dato vita alla Conferenza transfrontaliera delle Alte Valli, un’assemblea unica di rappresentanti politici e tecnici dei territori membri franco-italiani.  

L’Associazione Conferenza delle Alte Valli (di diritto italiano) è nata nel 2007 con due obiettivi principali : 

  • Consentire una migliore collaborazione attraverso un’organizzazione di cooperazione legalmente riconosciuta
  • Strutturare la cooperazione e definire programmi strategici per lo sviluppo transfrontaliero.  

Tra il 2000 e il 2006, le Alte Valli hanno rafforzato il partenariato sui progetti transfrontalieri comuni.  

Tra il 2007 e il 2013, le Alte Valli si sono consolidate attraverso l’attuazione di un piano transfrontaliero integrato – PIT “Le Alte Valli: la montagna in rete” con la programmazione europea ALCOTRA 2007-2013 (1 progetto di coordinamento e 4 progetti tematici che raggruppano 22 partner francesi e italiani).  

A seguito delle riforme istituzionali in Italia (2010, 2013) e Francia (2016), che hanno cambiato in modo significativo l’organizzazione delle comunità, la Conferenza delle Alte Valli riunisce ora 14 comunità francesi e italiane

Tra il 2014 e il 2023, la collaborazione si sta intensificando attorno all’attuale PITer – Piano Integrato Territoriale – che consentirà di proseguire il cammino verso una strutturazione del territorio. Oggi, la Conferenza delle Alte valli continua a portare una collaborazione attiva attraverso la strategia Alte Valli 2030.

I soci della CHAV

In Francia  

Syndicat du Pays de Maurienne che unisce 5 communautés de communes : Haute Maurienne Vanoise, Maurienne Galibier, Cœur de Maurienne Arvan, Canton de la Chambre, Porte de Maurienne
Communauté de communes du Briançonnais
Communauté de communes du Pays des Ecrins

In Italia  

Unione Montana Comuni Olimpici – Via Lattea
Unione Montana Alta Valle di Susa
Unione Montana Valle di Susa
Unione Montana Val Sangone
Unione Montana del Pinerolese
Unions Montana Valli Chisone e Germanasca
Città di Pinerolo 

I 14 membri comprendono 13 inter-comunalità e la città di Pinerolo, anch’essa centro di servizi per le valli limitrofe. 

Mappatura dei confini istituzionali (comuni, comunità di comuni, unioni montane) dei membri della Conferenza delle Alte Valli.

Gli obiettivi della Conferenza Alte Valli

  • Rafforzare il senso di appartenenza a un territorio con un’identità condivisa e radici culturali, storiche e sociali comuni
  • Creare un sistema in grado di avviare processi di sviluppo locale sostenibile e integrato a livello intercomunale e transfrontaliero
  • Aumentare la cooperazione attraverso relazioni transfrontaliere più organizzate e strutturate
  • Facilitare la collaborazione tra enti locali nell’ambito di progetti e finanziamenti europei
  • Trasferire competenze ed esperienze maturate a livello transfrontaliero ad altri territori dell’Unione Europea
  • Rafforzare l’organizzazione della cooperazione, tenendo conto degli sviluppi istituzionali francesi e italiani
  • Implementare progetti congiunti strutturati e coerenti, in linea con le realtà dei territori, per generare un autentico valore aggiunto transfrontaliero